Promuovere l’attività fisica: un’indagine con i decisori
22 luglio 2013 - Indagare le percezioni e gli atteggiamenti nei confronti della promozione dell’attività fisica da parte di sindaci, dirigenti dei servizi di urbanistica e direttori degli enti sanitari: è questo l’obiettivo dell’indagine “La promozione dell’attività fisica: un’indagine con i decisori” (pdf 1,9 Mb), curata dal gruppo di ricerca dell’Università di Bologna nell’ambito del progetto ComunicAzioni.
Tramite un questionario anonimo da compilare on line sono stati raccolti, nel corso del 2012, dati sulla percezione del problema e delle soluzioni, sugli atteggiamenti nei confronti dell’attività fisica, sugli interventi e i progetti messi in atto e sulle difficoltà. Il fine: utilizzare i risultati per elaborare dei piani di comunicazione ai decisori dei contenuti di salute di una vita attiva.
All’indagine con i sindaci hanno partecipato la Regione Emilia Romagna e Piemonte mentre nelle altre due sono stati coinvolti decisori di Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto. Nei questionari proposti sono state presentate delle domande associate al contesto professionale specifico dei tre campioni (amministrativo, sanitario, urbanistico) così come delle domande più generali sulla promozione dell’attività fisica.
Qualche riflessione
In particolare, soffermandosi sulle risposte a tre domande d’interesse comune ai tre gruppi di partecipanti (1. Percezione della promozione dell’attività fisica; 2. Valutazione dell’importanza versus grado di difficoltà della promozione dell’attività fisica; 3. Individuazione di azioni praticabili di promozione dell’attività fisica) emerge che i tre campioni risultano in sostanziale accordo nel ritenere che la promozione dell’attività fisica abbia un effetto importante sulla qualità di vita e sulla salute e, in secondo luogo, sull’economia della comunità. Altrettanto omogenea risulta l’opinione dei tre gruppi di partecipanti sul secondo punto: la promozione dell’attività fisica è considerata molto/estremamente importante ma allo stesso tempo di difficile realizzazione. Inoltre, i sindaci tendono a valutare più difficile motivare i cittadini a fare più attività fisica rispetto ai dirigenti sanitari. I dirigenti sanitari rispetto agli altri gruppi tendono a valutare come molto importante motivare i cittadini a fare più attività fisica.
Riguardo le azioni praticabili, le risposte fornite dai tre gruppi variano leggermente. I sindaci e i dirigenti dei servizi di urbanistica, trasporti e mobilità individuano come strumento efficace la promozione e/o riqualificazione di aree verdi e parchi già esistenti mentre i dirigenti sanitari sottolineano l’importanza della diffusione d’informazioni sulle infrastrutture disponibili e della sensibilizzazione, specie tra il personale medico.
Qualche peculiarità
Va sottolineato che le iniziative di comunità, come i gruppi di cammino e le manifestazioni sportive, sono quelle più riportate direttamente dai sindaci come attività semplici e realizzabili.
È interessante notare inoltre che, nell’indagine con i decisori del settore urbanistico, i partecipanti percepiscono i benefici dell’attività fisica soprattutto in termini di salute e molto meno in termini di mobilità e traffico, area di loro competenza. Questo dato sottolinea l’esigenza di porre in essere interventi comunicativi che diano maggiore spazio ai benefici della promozione dell’attività fisica per il traffico e la mobilità, rispetto a quelli riguardanti la salute.
Parlando di promozione dell’attività fisica con i direttori degli enti sanitari, il tema della mancanza di risorse è presente ma non in modo particolarmente importante e, alla richiesta d’individuare ulteriori ostacoli, emergono impedimenti dovuti al mancato coordinamento di enti pubblici e privati (e della politica) nella promozione dell’attività fisica, problemi di urbanizzazione e resistenze culturali.
Per approfondire i risultati delle tre indagini leggi e scarica il documento completo “La promozione dell’attività fisica: un’indagine con i decisori” (pdf 1,9 Mb).