A Olomouc la promozione dell’attività fisica
Alberto Arlotti - Servizio sanità pubblica, Regione Emilia-Romagna
23 dicembre 2010 - Dal 24 al 26 di novembre 2010 la città universitaria di Olomouc (Repubblica Ceca) è stata teatro di una 3 giorni dedicata interamente alla promozione dell’attività fisica, ospitando congiuntamente la sesta conferenza internazionale “Movimento e salute”, la seconda conferenza e l’annual meeting 2010 del network Hepa Europe.
I lavori sono stati affiancati da sedute dei sette working group Hepa che hanno interagito sui diversi approcci internazionali alla promozione dell’attività fisica, su come incoraggiare lo scambio di informazioni e sull’identificazione delle principali linee di sviluppo.
Una conferenza ricca nei contenuti con relazioni che, da sole, rappresentano un motivo sufficiente per giustificare il viaggio. Un momento per fare lo stato dell’arte insieme all’intero mondo scientifico che lavora su questi temi, come ha commentato Michael Pratt dei Cdc di Atlanta (Usa).
La relazione di James Sallis, della San Diego State University (Usa), ha presentato le dimostrazioni finora pubblicate sul rapporto tra assetto urbano e comportamento fisicamente attivo della popolazione, facendo da “apripista” all’impostazione generale di molti altri interventi di questo tipo. Un legame fondamentale quello tra la forma del quartiere e il livello di attività fisica delle persone che ci abitano, con misurazioni su quanti minuti in più si muovono coloro che vivono in quartieri “amici” dei pedoni o delle biciclette.
Adrian Bauman (pdf 1,8 Mb) dell’Università di Sydney (Australia) e Charlie Foster (Università di Oxford, Regno Unito) hanno, invece, affrontato il legame tra attività fisica riferita e attività fisica misurata mostrando come dal confronto tra i livelli la misurata risulti 1/3 o 1/2 di quella riferita.
I problemi con cui ci si scontra quando si sviluppano interventi di implementazione dell’attività fisica sono stati raccontati da Fiona Bull (pdf 830 kb) - University of Western Australia. Una fotografia reale e lucida di quello che affronta quotidianamente chi lavora in questo settore: metodologia di progettazione, misurazione di un intervento di regolamentazione sulla forma delle città, ecc.
Notevole anche l’intervento di Jaroslav Martínek (pdf 802 kb) che lavora al Centro di ricerca sui trasporti di Olomouc. Martínek ha messo in evidenza come l’uso della bicicletta può essere il minimo comune denominatore per la soluzione di molti problemi della vita moderna (inquinamento dell’aria, attività fisica, snellimento del traffico). La bicicletta deve essere considerata dai decisori a livello di comunità una priorità sia nelle scelte di tipo trasportistico che in quelle orientate al tempo libero. Martinek ha illustrato diversi esempi di metodologie che contemplano interventi di questo tipo, applicati in Danimarca, Svizzera e Repubblica Ceca. Insomma: l’uso delle biciclette come elemento chiave del trasporto pubblico, privato e del tempo libero.
Eddy Engelsman (Headquarters Oms) ha presentato le nuove linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità sui livelli raccomandati per l’attività fisica, documento in cui per la prima volta non si parla più solo del tempo dedicato all'esercizio fisico ma vengono fornite anche indicazioni su tipo, frequenza e intensità dello sforzo.
Da non dimenticare, infine, la presentazione di Fiona Bull (pdf 1,2 Mb) della Carta di Toronto, testo che rappresenta una vera e propria chiamata all’azione e alla collaborazione per tutti i settori interessati alla promozione dell’attività fisica. La carta di Toronto è attualmente in fase di traduzione in italiano e, non appena pronta, verrà pubblicata sul sito di Azioni.
L’architettura barocca di Olomouc ha fatto da scenario, dunque, a un evento importante, un momento di partecipazione e di condivisione fondamentale per tutti coloro che lavorano nell’ambito della promozione dell’attività fisica.
Risorse utili
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