L’ultima edizione della strategia europea Health 2020, pubblicata dall’Oms nel 2013, è stata tradotta in italiano grazie a una collaborazione tra il ministero della Salute, l’Ufficio europeo dell’Oms e il Dors.
La rete europea per la promozione dell’attività fisica (Hepa Europe) ha compiuto 10 anni: la decima candelina è stata spenta, non solo metaforicamente, durante la cena sociale sul monte Uetliberg da cui si gode uno spettacolare panorama di Zurigo e delle Alpi svizzere. Giorgio Chiaranda (Regione Emilia-Romagna) e Maurizio Gottin (Asl TO4) raccontano il 10° meeting Hepa Europe che si è svolto a Zurigo il 27-29 agosto scorsi.
L’Oms Europa pubblica un nuovo report dedicato alla promozione dell’attività fisica tra i gruppi socialmente svantaggiati. L’evidenza mostra infatti che queste persone tendono avere bassi livelli di esercizio ed è ormai diffusa la consapevolezza che le campagne di promozione non sempre raggiungono equamente tutti i gruppi di popolazione.
Una risorsa per i decisori politici e gli operatori che lavorano in tutti i Paesi europei per promuovere l’attività fisica e lo sport tra i giovani: è il documento "Young and physically active: a blueprint for making physical activity appealing to youth", pubblicato a novembre 2012 dall'Oms Europa.
Per aiutare gli operatori italiani, Azioni propone una sintesi del documento in italiano.
L’Ufficio regionale europeo dell’Oms completa la sua offerta di documenti di indirizzo strategico e tecnico per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche pubblicando il nuovo Action Plan 2012-2016. Di particolare interesse, per Azioni, è l’intervento per la promozione del trasporto attivo. Il testo rappresenta infatti un punto di riferimento per lo sviluppo delle politiche nazionali e regionali per l’attività fisica, implicando anche possibili e importanti ripercussioni sui sistemi di sorveglianza.
Qualunque attività motoria comporta un certo grado di rischio di subire traumi. E proprio il timore di infortunarsi, a volte, può scoraggiare alcune persone dall’intraprendere uno stile di vita più attivo e adeguato per il loro benessere. Un report dell’Università di Zurigo affronta il tema attività fisica-infortuni.
È possibile associare un valore economico ai benefici sulla salute che derivano dalla “mobilità attiva” (quel tipo di mobilità che vede le persone prendere parte attivamente al proprio spostamento, per esempio camminando o pedalando)? E perché è utile farlo? Sonja Kahlmeier (Università di Zurigo) presenta lo strumento Oms Heat (Health economic assessment tools) dedicato al camminare e all'andare in bicicletta.
Affrontare con un approccio di sanità pubblica la promozione dell’attività fisica e dello sport all’interno dei Paesi europei: è questa l’originalità del documento “Promoting sport and enhancing health in European Union countries: a policy content analysis to support action”, pubblicato nel 2011 dall’Oms Europa. Leggi il commento di Francesca Racioppi (Oms).
Colmare il divario tra scienza e pratica: è questo il tema della terza conferenza annuale dell'Hepa Europe che si è svolta dal 11 al 13 ottobre 2011 ad Amsterdam. Maurizio Gottin (Asl TO4), sul sito smartsport.it commenta la tre giorni di Amsterdam raccontando le tematiche principali emerse.
Dalla Spagna un esempio efficace da un punto di vista comunicativo: tre grafici a piramide, contraddistinti da diversi colori per tre fasce d'età (infazia e adolescenza, età adulta e terza età) riassumono le raccomandazioni internazionali sui livelli di attività fisica. Su Azioni il commento di Alberto Arlotti (Regione Emilia-Romagna).