Risparmiare promuovendo la salute

Simona Arletti - Presidente Rete italiana Città sane Oms

logo città sane oms15 giugno 2012 - L’appuntamento annuale del meeting nazionale per la Rete è stata una preziosa occasione di confronto. La due giorni dal titolo “La promozione della salute come antidoto alla crisi” si è svolta a Venezia, il 10 e l’11 maggio 2012. Oltre al momento formativo tematico i partecipanti hanno avuto la possibilità di scambiare opinioni e progetti. Come sottolineato dal titolo stesso, l’edizione 2012 del convegno è stata incentrata sulle sfide connesse alla crisi economica, proponendo una riflessione controcorrente: le politiche di prevenzione e promozione di sani stili di vita permettono agli enti pubblici di risparmiare, a fronte di un lungimirante investimento, nelle spese sanitarie connesse alle malattie croniche e degenerative che più incidono sulla popolazione come quelle del sistema cardiocircolatorio e del metabolismo. È un passaggio logico che nei momenti difficili come quello che stiamo attraversando risulta difficile da comprendere, ma in realtà indica un preciso percorso da seguire con la guida delle direttive dell’Organizzazione mondiale della sanità. Questo è il punto di partenza per la partecipazione della Rete italiana Città sane Oms alla seconda manifestazione nazionale di Guadagnare Salute il prossimo giugno.

È, inoltre, importante sottolineare il fatto che attualmente oltre il 70% della spesa sociale è sostenuta dai Comuni: ciò aumenta in alcune realtà (che sono maggiormente in difficoltà) il rischio di non esigibilità dei diritti sociali e il pericolo che le disuguaglianze possano avere ricadute, anche in termini economici, sull’intera collettività. L’Oms sta lavorando al Piano “Health 2020” che prevede proprio di agire contro le disuguaglianze di salute. Secondo le proiezioni, seguendo le indicazioni della strategia Oms, si potrebbero ridurre del 15% i costi di sicurezza sociale e del 20% i costi sanitari.

Secondo punto fondamentale emerso al meeting nazionale è la necessità di dare maggior rilievo alla prevenzione piuttosto che alla cura, inserendo anche le realtà del Terzo settore, che da tempo operano in questa direzione, nella co-progettazione di politiche della salute che tengano conto di queste esigenze. Si propone dunque al ministero della Salute di siglare un protocollo con le Regioni e i Comuni capoluogo nel quale sia indicata chiaramente quale percentuale delle risorse erogate deve essere riservata alla prevenzione. Tra queste politiche andrebbero inclusi investimenti sulla mobilità sostenibile, vera chiave di volta nella prevenzione di malattie, soprattutto cardio-vascolari.

Durante il convegno, è stata infine sottolineata da più parti la fondamentale importanza dell’attività fisica, proponendo di inserirla (talvolta in sostituzione di farmaci) a livello di servizi essenziali di assistenza. La Rete Città sane Oms, può contribuire in questo senso aiutando a promuovere spazi di vita a misura d’uomo attraverso, per esempio, una pianificazione urbana che sostenga l’adozione di comportamenti salutari grazie all’investimento nel trasporto attivo e la progettazione di aree che incoraggino l'attività fisica.

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