In compagnia, camminando

gruppo cammino9 novembre 2012 - La scelta di promuovere l’attività fisica attraverso i gruppi di cammino è motivata da diverse considerazioni: si tratta infatti di un esercizio fisico semplice, accessibile a tutti, facilmente organizzabile, praticabile anche in contesti non particolarmente attrezzati e realizzabile con modeste risorse economiche. È quanto racconta Mauro Palazzi (Ausl Cesena) introducendo l’esperienza avviata nel 2007 in territorio cesenate. Il progetto, partito dal Comune di Cesenatico, ha organizzato passeggiate per due volte a settimana con un gruppo di circa trenta persone, lungo percorsi urbani ed extraurbani precedentemente studiati e segnalati. Visto l’esito positivo dell’esperienze di Cesenatico, i gruppi di cammino sono stati successivamente organizzati anche in altri Comuni del territorio. L’adesione è stata alta fin dall’inizio, consolidandosi nel tempo e raggiungendo anche numeri molto alti: nel quartiere Oltresavio a Cesena sono state registrate 1200 presenze in una sola serata. Leggi in proposito i risultati nell’articolo “I gruppi di cammino nell’Ausl di Cesena” (pdf 117 kb), pubblicato a settembre 2012 sul EpiComNews (Notiziario a cura del Servizio epidemiologia e comunicazione Dipartimento sanità pubblica dell’Ausl Cesena).

La socialità dell’esperienza dei gruppi di cammino è risultata l’elemento vincente perché ha scatenato il senso di appartenenza a una comunità e la voglia di stare in compagnia. Queste stesse motivazioni sono alla base del successo di un’altra iniziativa locale promossa in Lombardia dall’Ausl di Bergamo. Qui, cercando uno strumento di comunicazione per incoraggiare i gruppi di cammino, è stato utilizzato un cartone animato a cura di Bruno Bozzetto: un esempio interessante di come l’arte può contribuire alle campagne di promozione della salute

Quando l’arte aiuta la salute

gruppi cammino BozzettoL’idea nasce nell’ambito di un progetto aziendale sui gruppi di cammino come strategia per promuovere l’attività fisica nell’adulto (sano o portatore di cronicità). «Il processo di costruzione di questo video è stato molto interessante» dice Giuliana Rocca (Servizio medicina preventiva di comunità, Asl di Bergamo) «perché ci ha costretto ad analizzare bene cosa veramente volevamo trasmettere alla popolazione, e quindi, in un certo senso a capire meglio, o a cercare di capire, le motivazioni che potevano spingere un soggetto a muoversi in gruppo per stare meglio, magari scardinando un po’ le sue abitudini».

L’intento era quello di provare a suscitare un interesse verso un’azione – il camminare in compagnia – che all’apparenza sembra banale ma che in realtà non lo è affatto. Il video avrebbe dovuto mostrare come da una situazione iniziale di vita sedentaria (poltrona e sedie, TV e telecomando, noia e scarso interesse per le cose, ecc) si possa cogliere un’opportunità offerta dalle amministrazioni comunali e dall'Asl, e cioè la partecipazione ai gruppi di cammino che consentono a tutte le persone, senza particolari abilità, senza finalità competitive o di dimostrazione di bravura, senza vincoli cogenti, in maniera leggera e spensierata, di svolgere un'attività fisica raccomandata in compagnia.

«E la compagnia è stata la parola magica che ha scatenato il nostro territorio» continua Giuliana Rocca «ormai abbiamo 110 gruppi di cammino, uno più bello dell'altro, ricchi di persone e di storie, che sono in rete per mezzo di un giornalino che curiamo noi e che esce 4 volte all'anno, che organizzano raduni provinciali aperti a tutti i camminatori, che generano curiosità e interesse per il territorio. Insomma un sacco di effetti positivi che ci hanno travolto come una valanga! Abbiamo cercato di trasmettere queste sensazioni agli esperti dello studio Bozzetto e ci sembra che abbiano capito benissimo le nostre intenzioni».

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