Spostamenti attivi casa-scuola ed efficienza fisica nei giovani
Maurizio Gottin - responsabile S.S.D. Medicina sportiva Asl TO4
1 luglio 2011 - L’attività fisica nei giovani è inversamente correlata con il sovrappeso e l’obesità, che aumentano il rischio di soffrire in età adulta di problemi alle coronarie. Negli Stati Uniti la percentuale di bambini e ragazzi che si recano a scuola a piedi o in bicicletta è drammaticamente calata dal 41% al 13% negli ultimi 30 anni del secolo scorso. Lo riferisce l’articolo “The relationship between active travel to school and health-related fitness in children and adolescents: a systematic review” pubblicato sull’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity a gennaio 2011.
Gli autori hanno condotto una revisione sistematica, tramite 7 banche dati informatizzate, sulle pubblicazioni scientifiche relative ai percorsi attivi casa-scuola presentate dal 1980 al 2009. Sono stati selezionati in tutto 27 articoli, che consideravano il rapporto tra lo spostamento attivo nei percorsi casa–scuola e i seguenti aspetti dell’efficienza fisica necessaria per una buona salute: peso e composizione corporea, efficienza cardiorespiratoria, forza muscolare e flessibilità.
Nel 55% degli studi condotti con buona metodologia è stato rilevato un rapporto favorevole tra il percorrere in modo attivo, cioè a piedi, in bicicletta o sullo skateboard il tragitto casa–scuola e peso e composizione corporea, valutati utilizzando l’indice di massa corporea o le tabelle di accrescimento a percentili. Nel 5 % degli articoli è stato riscontrato un favorevole influsso dello spostamento attivo casa- scuola sull’efficienza cardiorespiratoria, valutata tramite test al cicloergometro o basati sulla corsa.
Non ci sono ancora sufficienti evidenze a sostegno dell’effetto benefico dello spostamento attivo casa-scuola sulla forza muscolare e sulla mobilità delle articolazioni, qualità motorie meno sollecitate dal tipo di attività fisica richiesta in questi spostamenti. Non tutti gli studi hanno utilizzato strumenti obiettivi per misurare l’attività fisica nel percorso casa-scuola, come i pedometri e, inoltre, la definizione di “percorso attivo” non era basata su un univoco criterio di tipo, frequenza e durata dell’attività. La popolazione giovanile esaminata non è stata suddivisa per sesso ed età.
Appaiono pertanto necessari ulteriori studi e approfondimenti, ma il rilievo del favorevole effetto su peso, composizione corporea ed efficienza cardiorespiratoria è già significativo nel far ritenere lo sforzo fisico compiuto per recarsi attivamente da casa a scuola e ritorno un fattore molto importante per la salute. Appare evidente la necessità di includere nei futuri studi anche altre destinazioni abituali che i giovani raggiungono nelle vicinanze delle loro abitazioni.
Risorse utili
Lubans et al. “The relationship between active travel to school and health-related fitness in children and adolescents: a systematic review”. In: International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity 2011, 8:5