Città amiche dei pedoni
4 marzo 2013 – Nel decennio 2001-2010, 8000 pedoni hanno perso la vita e oltre 200.000 sono rimasti feriti. Sono ancora troppi, infatti, a non rispettare persino l’elementare diritto alla precedenza sulle strisce, al punto che il 30% dei pedoni morti sulle strade perde la vita proprio negli attraversamenti a loro dedicati.
“Siamo tutti pedoni” è la campagna che, rivolgendosi a tutti, vuole richiamare l’attenzione sulle tragedie che coinvolgono il più debole utente della strada. La campagna – promossa dai sindacati pensionati, dal Centro Antartide, e dall’Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – vuole anche sottolineare il valore del camminare non solo per la mobilità ma anche per la salute e l’ambiente. Vuole inoltre sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto del diritto alla mobilità di disabili, anziani, genitori con passeggino, evitando il parcheggio selvaggio e l’occupazione degli spazi riservati.
La campagna si rivolge in primo luogo ai conducenti di auto e moto, principali responsabili delle tragedie stradali, ma più in generale punta a costruire una nuova cultura della strada che sia condivisa e rispettata sia da parte di chi guida che da parte di chi cammina.
Nell’ambito della campagna, 40 tra grandi e piccoli centri italiani hanno già sottoscritto il “Manifesto per città amiche dei pedoni” (pdf 447 kb): Ancona, Arezzo, Bari, Barletta, Bologna, Bolzano, Brescia, Cosenza, Enna, Fermo, Ferrara, Grosseto, La Spezia, Latina, Lecce, Lodi, Macerata, Mantova, Matera, Milano, Modena, Monza, Napoli, Novara, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Pistoia, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Taranto, Torino, Trapani, Trento, Udine, Verbania, Verona. Diventare una città amica dei pedoni significa avvicinarsi alle esigenze di chi cammina, rendendo «piacevole e sicuro il camminare, educando al rispetto, alla coscienza dei diritti ma anche dei doveri sulla strada».