I numeri su attività fisica e sedentarietà

epidemiologiaAttività fisica e sedentarietà, due concetti opposti ma strettamente legati quando si parla di epidemiologia. L’attività fisica è definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico. L’inattività fisica, o sedentarietà, è un fattore di rischio indipendente per le malattie croniche.

Una regolare attività fisica, anche moderata, contribuisce a migliorare la qualità della vita in quanto è associata positivamente sia allo stato di salute sia al grado di soddisfazione degli interessi personali e allo sviluppo delle potenzialità e dei rapporti sociali e aiuta a prevenire e ad alleviare molte delle patologie croniche. L’esercizio fisico, infatti, riduce la pressione arteriosa, controlla il livello di glicemia, modula positivamente il colesterolo nel sangue, aiuta il benessere psichico, aiuta a prevenire le malattie metaboliche, cardiovascolari, neoplastiche, le artrosi, riduce il tessuto adiposo in eccesso (l’obesità è un altro determinante della salute strettamente correlato alla mancanza di attività fisica).

Nel 2010 l'Oms ha pubblicato Global recommendations on Physical activity for Health (leggi l'approfondimento su Azioni) in cui definisce i livelli di attività fisca raccomandata per la salute per tre gruppi di età:

  • per bambini e ragazzi (5 – 17 anni): almeno 60 minuti al giorno di attività moderata–vigorosa, includendo almeno 3 volte alla settimana esercizi per la forza che possono consistere in giochi di movimento o attività sportive
  • per gli adulti (18 - 64 anni): almeno 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa (o combinazioni equivalenti delle due) in sessioni di almeno 10 minuti per volta, con rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari da svolgere almeno 2 volte alla settimana
  • per gli anziani (dai 65 anni in poi): le indicazioni sono le stesse degli adulti, con l’avvertenza di svolgere anche attività orientate all’equilibrio per prevenire le cadute. Chi fosse impossibilitato a seguire in pieno le raccomandazioni deve fare attività fisica almeno 3 volte alla settimana e adottare uno stile di vita attivo adeguato alle proprie condizioni.

In tutte le età, i livelli raccomandati vanno intesi come un limite minimo: chi riesce a superarli ottiene ulteriori benefici per la propria salute. L’Oms ha previsto una revisione periodica delle raccomandazioni e studi più specifici per sottogruppi di popolazione, come per esempio le donne in gravidanza o i portatori di malattie croniche.

Leggi i dati epidemiologici di sedentarietà e attività fisica:

Leggi anche i documenti di riferimento.

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