Archivio normativo

Nel mondo

2008-2013 Action Plan for the Global Strategy for the Prevention and Control of Noncommunicable Diseases: documento approvato a maggio 2008 nel corso della 61° Assemblea dell’Oms. L’Action Plan fornisce agli Stati membri, all’Oms, e alla comunità internazionale una road map per istituire e rinforzare iniziative di sorveglianza, prevenzione e cura delle malattie non trasmissibili. Leggi anche l’approfondimento sul sito del Ccm.

Global Styrategy on Diet, Physical Activity and Health (pdf 1,7 Mb): adottata nel maggio 2004 nel corso della 57° World Health Assembly (WHA). Con questo documento l’Oms individua nella alimentazione scorretta e nella sedentarietà le cause principali di gran parte delle malattie non trasmissibili che affliggono la popolazione.

Carta di Ottawa (traduzione in italiano, pdf 177 kb): presentato a novembre 1986 dall’Oms, il documento è basato sulla teoria socio-ecologica della salute ponendo l’accento sui fattori politici, economici, sociali, culturali, ambientali, comportamentali e biologici che possono favorirla così come possono lederla.

In Europa

Risoluzione del Parlamento europeo sul Libro Bianco concernente  “Una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità”: pubblicato il 25 settembre 2008, il documento presenta la proiezione al 2010 dei casi di bambini obesi o in sovrappeso e mette in risalto l’ambiente “obesogeno” in cui vivono i cittadini europei.

Decisione n. 1350/2007/CE (pdf 88 kb): pubblicata il 23 ottobre 2007 dal Parlamento europeo e dal Consiglio, istituisce il secondo programma d’azione comunitaria in materia di salute (2008-2013).

“Libro Bianco sullo sport” (pdf 90 kb): pubblicato a luglio 2007, il Libro Bianco propone agil Stati membri temi diversi. Il primo, intitolato “Migliorare la salute pubblica attraverso l’attività fisica”, fa esplicito riferimento al HEPA Europe Network di cui riprende i contenuti.

Libro Bianco “Una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità” (pdf 54 kb): pubblicato a maggio 2007, il documento prende le mosse dai dati epidemiologici disponibili e individua i principi d’azione necessari per il contrasto dell'epidemia di obesità.

Carta europea sull’azione di contrasto all’obesità (pdf 192 kb): adottata nel corso della Conferenza ministeriale di Istanbul del 15–17 novembre 2006. La Carta mette in luce i gravi i costi di salute e i risvolti sociali ed economici prodotti dall'epidemia di obesità in corso in tutta Europa. Evidenzia anche che esistono prove scientifiche sufficienti per agire subito e individua nella sedentarietà e nella dieta scorretta i fattori di rischio coinvolti nella genesi della epidemia, tratteggiando le principali linee d’azione per il contrasto dei determinanti di questi fattori.

Gaining Health - Guadagnare salute, la strategia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche: approvato dal Comitato regionale per l’Europa nel settembre 2006, il documento procede dalla considerazione che migliorare la salute delle persone in Europa è un obiettivo raggiungibile. I principali fattori di rischio individuati sono quattro: sedentarietà prima di tutto, alimentazione scadente, ma anche fumo di sigaretta e abuso di alcol. La strategia europea contro le malattie croniche propone un approccio globale e integrato per affrontarle nel loro complesso. Il documento enuncia i principi guida e individua la strategia di approccio all’azione.

Libro Verde “Promuovere le diete sane e l’attività fisica: una dimensione europea nella prevenzione di sovrappeso, obesità e malattie croniche” (pdf 256 kb): pubblicato nel 2005, è il primo documento europeo di interesse per la promozione della attività fisica.

In Italia

Piano nazionale della prevenzione 2010-2012: approvato nella riunione di giovedì 29 aprile 2010 della Conferenza Stato-Regioni. Il nuovo Piano (pdf 4,8 Mb) propone molti obiettivi di prevenzione per cui l’efficacia della attività fisica è ampiamente dimostrata.

DPCM del 4 maggio 2007: con questo atto il Governo italiano approva il documento programmatico ''Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari". Il Decreto rappresenta l’attuale regolamento di esecuzione di obiettivi di prevenzione contenuti nella della Legge di riforma. Il documento programmatico è ispirato dai contenuti della strategia europea Gaining Health.

Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 (pdf 1,17 Mb) rappresenta il regolamento di esecuzione di quanto stabilito nel Piano sanitario nazionale 2003-2005. Con l’Intesa viene adottato il Piano nazionale della prevenzione che ha lo scopo di contrastare le patologie croniche in quanto in larga misura prevenibili.

Piano sanitario nazionale 2003-2005: individua dieci progetti per la strategia del cambiamento. Uno di questi è intitolato "Promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e la comunicazione pubblica sulla salute". Costituisce di fatto il momento di sostanziale lancio in Italia della prevenzione collettiva intesa in senso moderno.

Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502: Decreto che opera una profonda revisione della legge di riforma sanitaria 833/78 volta principalmente a raccordare gli obiettivi di salute identificati con il rispetto degli obiettivi della programmazione socio-economica nazionale. Il Decreto istituisce i Dipartimenti di prevenzione, ma non muta gli obiettivi della prevenzione e le azioni indicate per raggiungerla. Il Decreto è stato sottoposto dal 1999 al 2002 a sette successive modifiche e integrazioni:

  • Decreto legislativo 28 luglio 2000, n. 254: quinto atto di modifica del Decreto legislativo 502 del 1992. Con questo atto, alle funzioni dei Dipartimenti di prevenzione viene aggiunta la tutela della salute nelle attività sportive. È il primo momento in cui la legislazione sulla sanità pubblica si incrocia con la normativa sull’attività sportiva, sviluppatasi nel corso del tempo in modo del tutto autonomo
  • Decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229: primo atto di modifica del Decreto legislativo 502 del 1992. Con esso vengono lievemente mutati gli obiettivi in promozione della salute, prevenzione delle malattie e delle disabilità, miglioramento della qualità della vita.

Legge 23 dicembre 1978 n. 833: comunemente conosciuta come “Legge di riforma sanitaria”, istituisce il Servizio sanitario nazionale (Ssn) con lo scopo di tutelare la salute fisica e psichica delle persone come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.

Nelle Regioni

Deliberazione della Giunta Regionale 775/2004 “Riordino delle attività di medicina dello sport; individuazione di ulteriori prestazioni nei Lea garantiti dal Ssr”: regolamentazione regionale delle attività connesse alla medicina dello sport.

Dal territorio

Marche

  • Deliberazione di Giunta Regionale 22 giugno 2009 n. 1045 Guadagnare salute nelle Marche, Linee regionali di indirizzo l’attuazione di programmi di prevenzione e promozione della salute.

Piemonte

Toscana

Medicina dello sport

D.M. del 13 marzo 1995: raccoglie nelle “Norme sulla tutela sanitaria degli sportivi professionisti” le indicazioni pervenute dalle federazioni interessate.

D.M. del 4 marzo 1993 “Determinazione dei protocolli per la concessione dell’idoneità alla pratica sportiva agonistica alle persone handicappate”: sancisce l’obbligo per i portatori di handicap fisico, psichico o neurosensoriale di sottoporsi a visita di idoneità specifica allo sport praticato, stabilendo tipologia e periodicità dei controlli.

D.M. 28 del febbraio 1983 “Norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva non agonistica”: individua i soggetti, alunni praticanti attività sportive parascolastiche o Giochi della gioventù (fasi provinciali e regionali) o iscritti a società sportive non qualificati agonisti, che devono sottoporsi a un controllo sanitario inteso per accertare lo stato di buona salute.

D.M. del 18 febbraio 1982 “Norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica”: stabilisce l’obbligo per i praticanti di sport agonistico di sottoporsi a visite preventive e periodiche di idoneità specifica alla disciplina svolta.

Legge 91 del 23 marzo 1981 “Norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti”: qualifica gli sportivi professionisti, definisce le loro prestazioni e i rapporti di lavoro con le società, stabilendo specifiche norme per le visite.

D.M. del 5 luglio 1975: disciplina le modalità di avviamento degli atleti ai vari sport che prevedono visite obbligatorie in base all’età e al sesso e indica i principali parametri.

La Legge 1099 del 26 ottobre 1971 “Tutela sanitaria delle attività sportive”: sostituisce la Legge del 1950 e stabilisce il principio della obbligatorietà della visita periodica di idoneità alla pratica dello sport agonistico indicando un protocollo di accertamenti.

Legge 1055 del 28 dicembre 1950 “Tutela sanitaria delle attività sportive”: affida per prima il compito del controllo sanitario degli atleti alla Federazione medico sportiva italiana (Fmsi).

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