Obesità ed economia della prevenzione

foglio di dati23 dicembre 2010 – Il rapporto Ocse “Obesity and the economics of prevention: fit not fat” confronta i dati provenienti da 11 Paesi e analizza (in collaborazione con l’Oms) l’impatto economico e sanitario di diversi interventi per la prevenzione dell’obesità in 5 Paesi Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – Organization for economic co-operation and development, Oecd).

Secondo la pubblicazione, rispetto al 1980 il tasso di obesità nei Paesi dello studio è salito del 10%, in alcuni casi è raddoppiato o triplicato, mentre circa la metà della popolazione è oggi in sovrappeso. L’obesità rappresenta anche un grosso fardello sui bilanci della spesa pubblica: una persona obesa costa infatti al sistema sanitario il 25% in più di una persona con un peso nella norma. Nella maggior parte dei Paesi Ocse, l’obesità è responsabile di circa l’1-3% della spesa sanitaria totale (5-10 % negli Usa) e, con l’aumento delle malattie legate all’obesità, i costi saliranno rapidamente nei prossimi anni.

La prevenzione rimane una soluzione efficace: coprendo diverse fasce di età e i vari gruppi a rischio, si potrebbe garantire un guadagno di salute importante a prezzi contenuti. Una strategia simile in Italia costerebbe al Paese circa 17 euro a persona, una quota impercettibile della spesa sanitaria che però potrebbe salvare circa 75 mila vite all’anno.

Risorse utili

TAGs: