Il progetto Azioni

La maggior parte delle malattie croniche sono da ricondurre a fattori di rischio comuni e modificabili: inattività fisica, consumo di tabacco, alimentazione poco sana, abuso di alcol. In particolare, la sedentarietà (o mancanza di attività fisica) è un fattore di rischio indipendente che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è causa di quasi 2 milioni di decessi a livello globale e che è divenuto una caratteristica dominante dello stile di vita dei Paesi ricchi e anche dei Paesi in via di sviluppo.

Incrementare il livello di attività fisica non è dunque un problema individuale ma sociale: richiede dunque approcci multidisciplinari, multisettoriali, population based e culturalmente importanti. Interventi questi che sarebbero significativi anche per la prevenzione e la terapia del sovrappeso e dell’obesità.

Azioni, un progetto di promozione dell’attività fisica

È in questo contesto e per rispondere all’esigenza di intraprendere iniziative volte al contrasto dei determinanti della sedentarietà che nasce, nel 2006, il progetto Ccm-Regione Emilia-Romagna “Promozione dell’attività fisica – Azioni per una vita in salute” (pdf 2,5 Mb). Azioni si inserisce, infatti, in un quadro contraddistinto dai numerosi progetti che negli ultimi anni sono stati avviati in ogni parte d’Italia da parte di numerosi attori del territorio, pubblici e privati.
Si tratta di un progetto nato dall’accordo di collaborazione tra il ministero della Salute e la Regione Emilia-Romagna (Rif. Prot. N. DGPREV/L/30321/P/F.3.a.d. del 7/12/06 accolto con DGR n.1785 dell’11/12/06) che dà mandato alla Regione di trovare i modi di incrementare la diffusione dell’attività fisica tra la popolazione. Forte della sua pregressa esperienza nella partecipazione delle comunità alle scelte per la salute, l’Emilia-Romagna è capofila del progetto: ha infatti previsto per legge (Piano sanitario regionale – Piani per la salute) la programmazione partecipata come metodo di governo locale della salute, ha ridefinito i contenuti di salute della pianificazione territoriale, e dal 2002 ha avviato una collaborazione con l’Oms al programma “Housing and health”.
Azioni si propone di acquisire metodologie di promozione dell’attività fisica tra la popolazione sia tramite la collaborazione con altri progetti Ccm appartenenti alla strategia Guadagnare salute (in particolare, il progetto “Guadagnare in Salute negli adolescenti” della Regione Piemonte-DoRS e il progetto “Esperienze intersettoriali delle comunità locali per Guadagnare salute” affidato al Formez), sia attraverso la progettazione di progetti originali.

La strada percorsa

I lavori sul progetto Azioni sono iniziati nel 2006 con lo studio insieme ad alcuni partner scientifici  (Oms, DoRS, Associazione Camina) di alcuni aspetti teorici. Nel 2007 è stato costituito un Gruppo di pilotaggio (Gp) avente sia funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività di allestimento dei prodotti previsti, sia di elaborazione del documento finale del progetto.
Il Gruppo di pilotaggio è composto da:

Una prima parte di lavoro si è concentrata sull’approfondimento di alcuni temi peculiari del progetto Azioni al fine di valutarne la possibile integrazione con altri progetti Ccm. Azioni si caratterizza, in parte nella valorizzazione di iniziative già avviate in alcune Regioni partner e, in parte nell’attività di studio, sperimentazione e valutazione di nuove modalità di intervento. Nasce quindi come progetto aperto che, al momento iniziale, non ha previsto componenti specifiche di fattibilità.
L’obiettivo generale di incrementare la percentuale di soggetti che svolgono attività fisica regolare, prevede i seguenti obiettivi specifici:

  1. miglioramento dell’uso, da parte del Servizio sanitario nazionale (Ssn), dell’attività fisica nei protocolli terapeutici e riabilitativi dei pazienti sofferenti di patologie cronico-degenerative
  2. sviluppo degli interventi mirati all’adozione di una corretta attività fisica da parte della popolazione
  3. potenziamento degli interventi volti ad agevolare lo svolgimento dell’attività fisica nel proprio territorio.

Questi obiettivi prevedono un metodo di lavoro comune, basato sia sull’osservazione scientifica delle esperienze eseguite presso comunità locali in Italia, sia sulla sperimentazione di esperienze estere non ancora eseguite (o eseguite non correttamente) nel nostro Paese. Nei primi mesi del 2009, la presentazione del progetto esecutivo al ministero della Salute è stata occasione per avanzarne una rimodulazione che riflettesse il naturale evolversi dei lavori (tra cui, non ultima, la condivisione di linguaggi e di alcuni aspetti degli obiettivi).

Come abbiamo lavorato

Per utilizzare al meglio le risorse offerte dal Servizio sanitario nazionale e regionale (Ssn/r) ed eleggerlo a elemento trainante e naturale leader culturale dell'azione sul territorio, si è reso necessario favorire un’attività di aggiornamento del personale sanitario interessato. Per questo si è scelta la metodologia dell’imparar facendo applicata sia divulgando le conoscenze delle iniziative per la promozione dell’attività fisica che si svolgono a livello locale, sia incoraggiando le conoscenze e le abilità professionali sull’oggetto del progetto.
In questo modo il Servizio sanitario viene messo in grado di promuovere da un lato un’azione continua di monitoraggio e affiancamento delle iniziative presenti sul territorio e nel Ssr, migliorando gli interventi esistenti e diffondendo buone pratiche e, dall’altro lato, di esercitare un’azione continua di stimolo verso attori pubblici e privati mirata alla diffusione di iniziative  per l’adozione di stili di vita corretti.

I prodotti

L’attività di imparar facendo si configura nella costruzione di prodotti (realizzati dal Gp, dalle Regioni partner e dalle Asl delle Regioni partner) di natura teorica e pratica, in grado di fornire le basi conoscitive necessarie alla diffusione delle iniziative di promozione della attività fisica. Questi prodotti, indicati con le lettere dell’alfabeto dalla A alla F, hanno finalità tra loro diverse:

  • prodotto A: costruire una struttura in grado di facilitare la trasmissione delle conoscenze scientifiche e tecnico-applicative: Rete nazionale di esperti per l’attività fisica e Rete nazionale di referenti regionali. La rimodulazione del Progetto ha portato all’affiancamento a queste reti delle Reti intraregionali di referenti Asl, al fine di agevolare il coordinamento con i protagonisti delle iniziative presenti anche nei Comuni più piccoli
  • prodotto B: produrre un metodo di classificazione degli interventi di prevenzione, e più in generale delle teorie scientifiche e dei metodi di lavoro di riferimento
  • prodotto C: fare un censimento delle esperienze, raccolte in due schede, la “I scheda di censimento”, e la “scheda di approfondimento dell’attività fisica” (completa il prodotto B)
  • prodotto D: sperimentazione di iniziative e azioni al fine di promuovere le buone pratiche sull’attività fisica, garantendo la sperimentazione degli interventi con finalità formative per le strutture locali e regionali delle Regioni partner
  • prodotto E: elaborazione di raccomandazioni contenenti gli interventi giudicati più significativi, al fine di promuovere l’attività fisica nei protocolli terapeutici e riabilitativi del Ssr e contrastare i fattori determinanti la sedentarietà
  • prodotto F: stesura di Linee guida relative al rapporto tra forma e organizzazione della città e svolgimento dell’attività fisica da parte della popolazione. Sono raccomandazioni volte al sostegno dell’analisi sulle caratteristiche dell’ambiente fisico che influenzano l’attività fisica.

È possibile descrivere i legami tra la ratio del processo, le tappe e i prodotti, con le modifiche proposte:

  • il raggiungimento dell’obiettivo specifico 1 prevede la predisposizione dei prodotti A, B, C, D e parte del prodotto E
  • il raggiungimento dell’obiettivo specifico 2 prevede la predisposizione dei prodotti A, B, C, D e parte del prodotto E
  • il raggiungimento dell’obiettivo specifico 3 prevede la predisposizione dei Prodotti A, B, C, D e F.

Oltre ai 6 prodotti (A-F), Azioni ha previsto la creazione di questo sito web (www.azioniperunavitainsalute.it) che si inserisce all’interno del network Ccm (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) e che vuole rappresentare la naturale continuazione del progetto ed essere il punto di riferimento del Gruppo di pilotaggio, del Comitato scientifico e delle Reti costituite.
Una “doppia anima”, quindi, quella che ha caratterizzato sin dal principio il progetto Azioni: una più teorica e una più pratica, strettamente legate tra loro. Alla base di tutto rimane, infatti, un’ambizione: quella di proporre dal punto di vista concettuale “modi di pensare” e dal punto di vista applicativo “paradigmi a cui tendere”.

Risorse utili

•    testo completo del progetto (pdf 2,5 Mb)
•    rimodulazione del progetto e ridefinizione del crono programma (pdf 172 kb).

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