Promozione dell’attività fisica in Veneto: una realtà in continua evoluzione

31 luglio 2014 - Promuovere stili di vita sani affinché il cittadino diventi protagonista attivo – e informato – delle scelte sulla propria salute e, di conseguenza, anche su quella collettiva. L’obiettivo del programma “MuoverSì” (il programma di promozione del movimento del Veneto) è ben chiaro. E tutto sotto la cornice di riferimento della Carta di Ottawa del 1986 e del programma nazionale Guadagnare Salute.
“MuoverSì" fa capo al Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica della Regione Veneto. E’ capofila del progetto il Servizio Progetti e Promozione della Salute (Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 20), che partecipa, coordina o gestisce direttamente diversi progetti di promozione della salute (e dell’attività fisica) inseriti nel Piano Nazionale della Prevenzione, nei quali mette a disposizione l’esperienza maturata sul territorio dell’Ulss e della Regione, con una collaborazione costante con il Ccm del ministero della Salute e con l’Istituto superiore di sanità.
I progetti e le iniziative di promozione dell’attività fisica si sono articolati nel tempo su tre livelli (locale, regionale e nazionale), in un’ottica intersettoriale (coinvolgendo i diversi settori della società civile: sanità, trasporti, istruzione, urbanistica, ecc) e con azioni rivolte a target eterogenei.
Negli ultimi anni il programma ha rivolto una particolare attenzione ai gruppi socio economicamente svantaggiati, in particolare i pazienti psichiatrici e i bambini stranieri e le loro famiglie.
- Il Progetto Physico si è svolto dal 2011 al 2013 e ha interessato i quattro Centri di salute mentale dell’Ulss 20, coinvolgendo gli utenti in gruppi di cammino e corsi di educazione alimentare. L’efficacia dell’intervento è stata valutata con una ricerca scientifica condotta secondo un rigoroso protocollo sperimentale. Physico ha visto coinvolti più di 350 pazienti, suddivisi in due gruppi, trattati e controlli. Dopo un intervento di 6 mesi si sono ottenuti miglioramenti significativi sia dell’attività fisica che dell’alimentazione con un aumento di più di un’ora del tempo settimanale dedicato al cammino e un aumento netto di un terzo delle porzioni quotidiane di frutta e verdura.
- Il Progetto Muovimondo è partito dalla realizzazione di un manuale per la didattica interculturale degli stili di vita sani nelle scuola primarie e secondarie di I grado. Il volume, scritto insieme agli insegnanti include: unità didattiche di apprendimento per tutte le materie scolastiche; una raccolta di giochi tradizionali di diversi Paesi; 12 giochi di movimento per facilitare l’apprendimento dell’italiano nei bambini non italofoni. Dopo la distribuzione in tutte le Asl venete, è in corso la formazione degli operatori sanitari e degli insegnanti e la condivisione dei contenuti di Muovimondo con le comunità di origine non italiana attraverso i mediatori culturali.
Sul sito Azioniquotidiane, Susanna Morgante (Servizio Progetti e Promozione della Salute, Ulss 20 Regione Veneto) racconta l’esperienza fatta all’interno dell’Azienda sanitaria e propone una panoramica sulle attività del programma “MuoverSì” per il sostegno a stili di vita attivi.
Per approfondire
- l’articolo “Promuovere l’attività fisica in Veneto: il lavoro della Ulss 20 di Verona”, pubblicato il 5 maggio 2014 su Azioniquotidiane
- le pagine del sito della Ulss 20 Verona dedicate ai progetti
- la presentazione di “Muovimondo”, un manuale per la didattica interculturale degli stili di vita sani a scuola
- Il progetto “Physico” di promozione del movimento e della sana alimentazione negli utenti dei centri di salute mentale
- la pagina dedicata al progetto Valam (La valutazione dell’impatto delle iniziative di diffusione dell’attività motoria sulla salute pubblica), a cura di Stefania Porchia (Università Ca’ Foscari Venezia), pubblicata il 21 dicembre 2012 su Azioni
- la pagina dedicata al progetto Pnpam (Progetto nazionale di promozione dell’attività motoria), pubblicata il 2 novembre 2011 su Azioni
- la Rete intraregionale del Veneto di referenti Asl.