Ringiovanire con l'attività fisica

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Lo sapevi che…?

...se fai attività fisica puoi “ringiovanire”!

La perdita di efficienza fisica che accompagna l’invecchiamento, infatti, è influenzata dalla quantità di attività fisica che facciamo. Per calcolare la nostra attività fisica, esiste un’unità di misura “personalizzata”, che fa riferimento al dispendio energetico richiestoci da qualsiasi tipo di attività o esercizio fisico. È il Metabolic Equivalent of Task (MET), che corrisponde alla quantità di ossigeno utilizzata dall’organismo in un minuto, in condizioni di riposo assoluto: è il minimo consumo di energia necessario per la sopravvivenza.

Per definizione si assume quindi che 1 MET corrisponda a 3,5 ml di ossigeno (O2) consumato per chilogrammo di peso corporeo per minuto, o a circa 1 Kcal per chilogrammo di peso corporeo per ora. La maggior parte delle nostre attività quotidiane, lavorative e ricreative non richiede più di 3 MET, cioè 3 volte il consumo energetico a riposo: uno sforzo fino a questo livello di intensità si definisce lieve.

Oltre che in MET, l’intensità di un esercizio fisico può essere espressa anche in percentuale del massimo consumo di ossigeno (% VO2 max) al minuto, cioè la più grande quantità di ossigeno che può essere utilizzata nell'unità di tempo da un individuo, nel corso di uno sforzo fisico dinamico, di intensità massimale e che coinvolga grandi gruppi muscolari. La percentuale ci indica a quanto sta “andando” il soggetto rispetto al suo potenziale, che è diverso da persona a persona: la massima potenza aerobica, cioè il maggior lavoro sostenibile nell’unità di tempo utilizzando il metabolismo aerobico.

La nostra cura anti invecchiamento

Il VO2max è un indicatore globale di funzionalità e di rischio malattia. Avere, infatti, elevati valori di VO2 max significa avere una buona efficienza cardio-vascolare e un minor rischio di soffrire di alcune patologie croniche.

L’invecchiamento comporta fisiologicamente una diminuzione della fitness aerobica. Infatti la frequenza cardiaca massima (pari a circa 220 meno gli anni di età) si riduce proporzionalmente e, dopo i 25 anni d’età, il massimo consumo d’ossigeno cala di circa il 10% ogni 10 anni (1% l’anno). Per esempio a 50 anni è inferiore di circa il 27% rispetto al valore che si aveva a 20 anni.

donne anziane in piscinaSvolgendo un’attività fisica di intensità pari a 2,5 MET al minuto, per 30 minuti, 5 volte alla settimana si totalizzano settimanalmente 375 MET/minuto (2,5x30x5=375), che sono già considerati un livello accettabile di attività motoria ai fini della salute in generale.

Ma per avere effetti “allenanti” e rallentare il fisiologico calo del massimo consumo di ossigeno, che accompagna l’avanzare dell’età, sono ritenuti necessari non meno di 540 MET/minuti alla settimana, raggiungibili aumentando il tempo e/o l’intensità dell’attività fisica aerobica svolta (per es. facendo 135 minuti di esercizio fisico di intensità 4 MET).

Questa quantità di esercizio fisico, svolta settimanalmente e con continuità, permette infatti di recuperare fino al 30% del valore del VO2 max perduto con il trascorrere degli anni: un po’ come tornare indietro nel tempo e ringiovanire.

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